Ad Atri resta chiusa la Cattedrale, già danneggiata dal terremoto del 24 agosto, e si tiene sotto controllo il ricco patrimonio artistico del centro storico della città.
Il sindaco di Atri, Gabriele Astolfi, precisa che la situazione in città non presenta particolari criticità, non ci sono stati per fortuna né feriti né sfollati. Ci sono state diverse segnalazioni di cittadini e verifiche da parte dei tecnici comunali sono ancora in corso. Danni si sono avuti per quanto riguarda il ricco patrimonio storico della città e l’attenzione resta alta soprattutto per i beni architettonici e artistici di uno dei centri storici più importanti della regione. Resta chiusa, dopo il terremoto del 24 agosto, la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, eretta nella metà del XII secolo, uno dei monumenti più belli e preziosi dell’Abruzzo. Chiusa anche la chiesa barocca di San Francesco. Palazzo Ducale ha avuto crepe, alimentate dalla scossa di domenica, ma verifiche dei Vigili del Fuoco ne hanno accertata l’agibilità. Le abitazioni private non hanno subito danni strutturali, solo due abitazioni sono state sgomberate e un paio di stalle nelle campagne circostanti. Più che i danni, in alcuni casi è la paura a far da padrona tra i cittadini.
Il Sindaco di Atri comunica alla cittadinanza, inoltre, che dopo i controlli effettuati, tutti i plessi scolastici della città non hanno subito danni a seguito della forte scossa di domenica. Tuttavia nella giornata di domani, mercoledì 2 novembre, ci saranno ulteriori verifiche della Protezione Civile e del Genio Civile con tecnici comunali. Per motivi puramente cautelativi, anche a seguito del perdurare dello sciame sismico, il Sindaco ha deciso di emettere ordinanza di chiusura per il giorno mercoledì 2 novembre. Nella giornata di domani deciderà se uniformarsi alla richiesta della Provincia di prorogare la chiusura fino a sabato 5 o riaprire le scuole giovedì 3 novembre. Regolarmente aperto il reparto di rianimazione dell’ospedale San Liberatore dopo il trasferimento, in via precauzionale, di quattro pazienti domenica scorsa, per la caduta di alcuni calcinacci. Sopralluoghi sono stati effettuati, assicura il primo cittadino, anche nel nosocomio.
Infine, il primo cittadino si appella alla cittadinanza non solo di Atri ma di tutti i centri della regione, dando man forte agli altri primi cittadini, come i sindaci di Pescara e Montesilvano, che hanno diffuso appelli a non aprire la porta a sconosciuti che si spacciano per tecnici comunali al fine di verificare eventuali danni dovuti al terremoto. Veri e propri sciacalli che approfittano dell’emotività delle persone. Segnalazioni si sono avute anche in altri centri, da Avezzano a Città sant’Angelo, da Chieti a Lanciano.
“I Comuni – ribadisce il sindaco – non mandano tecnici a domicilio per la verifica degli stabili. Quindi massima attenzione a non fare entrare chi si finge dipendente comunale. Sono i cittadini che, se vogliono verifiche all’interno delle proprie case, possono chiamare il Coc, Centro Operativo Comunale (per Atri si può chiamare lo 085- 8791279), che si impegnerà a mandare tecnici lì dove richiesto. Lo stesso vale per il Vigili del Fuoco, sono i cittadini che possono contattarli per eventuali controlli.”
Insomma è bene ribadire: diffidate dagli sciacalli del terremoto che si fingono tecnici comunali con tanto di finto cartellino, per entrare negli appartamenti e approfittare del momento per rubare o raggirare i proprietari o gli inquilini delle case.
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