Una scossa di terremoto di magnitudo 6.3, con epicentro in Croazia, è stata avvertita anche in Abruzzo: dentro i Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso gli strumenti che studiano i neutrini si sono riscaldati in modo sensibile.
La terra ha tremato alle 12,19 con epicentro a 44 km a sud est di Zagabria. Il sisma è stato avvertito anche in Italia nelle regioni che si affacciano sull’Adriatico. Gravi danni e anche vittime nella città croata di Petrinja: edifici crollati, interrotte elettricità e linee telefoniche.
La forte scossa di terremoto che ha colpito la Croazia centrale è stata avvertita persino dentro i Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso. Gli operatori si sono accorti distintamente del sisma per la notevole sensibilità degli strumenti. Tra questi specialmente il reparto che usa il ‘criostato’, una specie di enorme frigorifero molto sensibile che studia i neutrini nell’esperimento ‘Cuore’, che si è riscaldato in modo sensibile.
”Il terribile terremoto che ha colpito la Croazia riporta alla memoria di noi abruzzesi i tragici giorni vissuti nel recente passato. Per questo motivo i sentimenti di vicinanza con le popolazioni croate, che esprimo a nome personale e dell’intera giunta regionale abruzzese, sono sentiti e sinceri. In un momento già difficile a causa della pandemia la gente croata viene messa nuovamente a dura prova. La Regione Abruzzo è a disposizione tramite l’Agenzia regionale di Protezione civile a intervenire per dare ogni supporto utile, con i propri uomini e mezzi, attraverso le competenze che sono state acquisite nel corso di questi anni”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.