Potrebbe rinascere lo storico stadio Rampigna, a Pescara: ora in stato di abbandono, un privato ha presentato al Comune un progetto per un milione di euro.
Erba alta, spogliatoi in disarmo e uno stato di degrado diffuso: queste le condizioni in cui versa lo storico campo di calcio Rampigna di via Caduta del Forte, tornato nella disponibilità del Comune di Pescara lo scorso 21 marzo. A denunciare lo stato di abbandono dell’impianto sportivo, intitolato a Renato Curi e campo di gioco del Pescara nei suoi primi anni di vita, era stato, qualche tempo fa, il consigliere comunale Massimiliano Pignoli che ha segnalato come sia stata sciolta la convenzione con una società sportiva che aveva preso in concessione la gestione dell’impianto, per inadempienze. Dunque lo stadio è tornato al Comune, il quale, manco a dirlo, non ha le risorse necessarie per farlo tornare agli antichi fasti. Ma l’assessore Giuliano Diodati, notizia di una settimana fa, ha annunciato che un privato ha presentato un progetto di riqualificazione del Rampigna per un milione di euro e che a breve si appronterà dunque il bando. Sembra che sotto il Rampigna sia riaffiorata anche la storia del passato, con ritrovamenti archeologici che farebbero pensare a una necropoli o altro insediamento. Diodati precisa che, nel progetto presentato dal privato in questione, sia previsto anche il rispetto dei ritrovamenti archeologici e dunque lo storico stadio in un cui giocava la Strapaesana negli anni ’20 prima della nascita del Pescara calcio, potrebbe finalmente tornare a nuova vita. Diodati esclude che l’area in questione sia edificata o siano realizzati dei parcheggi. A breve, dunque, si potrà finalmente conoscere il futuro dello storico stadio Rampigna.
Il servizio del Tg8: