La City, consulente della procura di Pescara valuta il cambio d’uso degli uffici, da privati a pubblici, anche in considerazione della vicinanza all’Aeroporto d’Abruzzo. Il cielo sopra la City sarà blu come quello in cui volano gli aerei o blu come le auto in cui viaggiano i politici?
E soprattutto, il mega insediamento degli uffici regionali sulla Tiburtina potrà convivere con le attività aeroportuali? E infine: la variazione di destinazione d’uso del terreno poteva essere concessa o avrebbe dovuto tenere in maggior conto i limiti imposti dal piano di sicurezza dello scalo d’Abruzzo? Sono queste le domande alle quali dovrà dare risposta l’inchiesta della procura di Pescara, che avrebbe già richiesto una consulenza tecnico-urbanistica ad un professionista di rango. Occorrerà capire se corrisponda al vero che la precedente amministrazione comunale di Pescara abbia autorizzato un’opera che, aumentando di fatto il sia il carico urbanistico che quello antropico dell’intera area, finiva non solo per modificarne la destinazione d’uso, calibrata invece sulle esigenze e sulle norme relative ai rischi in presenza di aeroporti. A sollevare il caso era stato un esposto del Movimento 5 Stelle, da lì all’inchiesta che oggi vede 14 persone indagate, tra le quali l’ex sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, l’ex assessore Marcello Antonelli e diversi dirigenti e costruttori. L’operazione La City, finita nel finita sotto la lente della magistratura, rappresenta un affare edilizio da 42 milioni di euro.