Un’esuberante giovane vedova, madre di un ragazzo, si vede costretta a prendere in custodia a tempo pieno suo figlio, un turbolento quindicenne affetto dalla sindrome da deficit di attenzione.
Mentre i due cercano di far quadrare i conti, scontrandosi e discutendo, Kyla, nuova ragazza del quartiere, offre loro il suo aiuto. Assieme, troveranno un nuovo equilibrio, e tornerà la speranza.
Questa è la trama complessa e delicata raccontata nel film “Mommy”, Premio – tra gli altri – della Giuria al Festival di Cannes 2014 e che sarà proiettato il 9 giugno all’auditorium del parco del castello nell’ambito del “L’Aquila film festival”, il festival cinematografico alternativo arrivato quest’anno alla decima edizione.
Una serie di film d’autore, opere prime, racconti e documentari che non hanno la fortuna di arrivare al cosiddetto grande cinema, o di passare nei multisala, con il rischio di restare perfetti sconosciuti al pubblico di città come L’Aquila dove film come “Mommy”, o come il documentario “Autoritratto siriano” sulla crisi in Siria, o “Banat – il viaggio”, storia d’amore e di sacrificio alla ricerca del lavoro in terra straniera, non sarebbero mai arrivati. Lo scopo del “L’Aquila film festival” è proprio questo: avvicinare il cinema d’autore – che all’Aquila prima del terremoto portavano avanti con un importante seguito il “Cinema Massimo” e il “Don Bosco” – ai cittadini.
Ancora quattro film, commedie che nulla hanno a che vedere con il cinema panettone, previsti in programma sino al 29 giugno.
Il Video: