Forze di Polizia e Militari, mezzi di servizio, di soccorso e di emergenza. Una squadra di esperti dalle sette e mezza di questa mattina è al lavoro per recuperare il relitto dell’elicottero del 118 che il 24 gennaio è precipitato da un’altezza di 600 metri schiantandosi sul Monte Cefalone.
Nel territorio del Comune di Lucoli, a poca distanza dagli impianti sciistici di Campo Felice. Uno schianto costato la vita a sei persone e un grande dolore a tutta la città, perché l’equipaggio a bordo era costituito da operatori sanitari, del soccorso alpino oltre a pilota e assistente di volo molto conosciuti. Un elicottero militare questa mattina presto è atterrato vicino ai resti del velivolo del 118, e da quella posizione saranno svolte da oggi a lunedì tutte le operazioni di recupero. I rottami del velivolo sono in un canalone, quasi completamente disintegrato l’elicottero, che è appunto precipitato per cause ancora tutte da accertare dalla magistratura che sta indagando, e da una quota tale che non ha lasciato scampo alle sei persone a bordo. Una scelta, quella del momento in cui procedere al recupero, però, che ha generato non poche polemiche da parte degli operatori turistici locali e in particolare, del gestore degli impianti di Campo Felice, Gennarino Di Stefano, che è anche il sindaco di Rocca di Cambio.
Per una località sciistica già gravemente compromessa dalla cattiva immagine generata proprio dall’incidente (molte le polemiche, infatti, scaturite per la decisione di mantenere gli impianti aperti nel giorno dello schianto, pur essendo presente molta nebbia, che potrebbe avere causato l’incidente), procedere al recupero proprio nei giorni del weekend quando si concentrano le presenze maggiori sulle piste, “è una scelta che penalizzare il flusso di turisti”. A sostenerlo è proprio il il sindaco del Comune dell’altopiano delle Rocche, per il quale “le operazioni di recupero del relitto si sarebbero potute tenere in qualsiasi giorno della settimana”. Proprio per consentire agli operatori di procedere in sicurezza, la Prefettura dell’Aquila ha chiuso la strada statale 696 nel tratto compreso tra il casello dell’autostrada A24 di Tornimparte e Campo Felice. A perdere la vita nel drammatico incidente di 10 giorni fa, tutti e sei gli occupanti: cinque membri dell’equipaggio, Walter Bucci, medico, Giuseppe Serpetti, infermiere, Davide De Carolis, tecnico dell’elisoccorso del Soccorso alpino, aquilani; Mario Matrella, tecnico di volo, foggiano, Gianmarco Zavoli, pilota, riminese. E anche lo sfortunato turista Ettore Palanca, romano, che si era infortunato a un femore.