A Fossacesia raccolti 280 kg di scarti e 250 litri di olio esausto con la differenziata dei contenitori di fitofarmaci. Di Giuseppantonio: «Grande soddisfazione».
Si è conclusa a Fossacesia la seconda operazione, rivolta alle imprese agricole del territorio, per favorire lo smaltimento degli imballaggi vuoti che hanno contenuto fitofarmaci. Si tratta della sesta edizione di “Campagna Pulita”, promossa dal Comune, in collaborazione con la Eco.Lan e la Cantina Sangro.
Nella prima fase avevano risposto circa 100 aziende agricole ed erano stati raccolti 96 conferitori, un totale di 800 kg tra contenitori di fitofarmaci, teli e tubi in polietilene, padelle in polistirolo.
Nella seconda hanno aderito altre 29 aziende, sono stati raccolti 280 chili dello stesso tipo di scarti e 250 litri di olio esausto.
«Per la prima volta in sei anni è stata raggiunta la quota di 129 aziende che hanno conferito i materiali di scarto, contribuendo concretamente al rispetto dell’ambiente, dei prodotti agricoli e del territorio che esprime prodotti d’eccellenza conosciuti e apprezzati in Abruzzo e in altre parti d’Italia«, ha dichiarato il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio. «Una crescita che conferma il buon lavoro di sensibilizzazione svolto dal Comune e dalla Ecolan in questi anni, che va a sommarsi alla sensibilità dimostrata dai cittadini in generale, sempre più attenti nello smaltimento dei rifiuti prodotti in casa e grazie ai quali oggi Fossacesia è ai primi posti della classifica dei Comuni abruzzesi tra 5 mila e 15 mila abitanti più virtuosi nella raccolta differenziata.»
«La soddisfazione è grande», hanno dichiarato i consiglieri comunali Alberto Marrone, delegato all’agricoltura, e Umberto Petrosemolo, delegato alle tematiche relative alle politiche per lo sviluppo sostenibile dell’ambiente. «Il traguardo raggiunto deve essere letto come punto di partenza per migliorare ancora. È evidente che vi è maggiore consapevolezza nella tutela della produzione agricola, come mercato e consumatori chiedono, ma vi è altrettanta coscienza nei lavoratori del settore sull’importanza che tali pratiche hanno per la protezione della salute e della loro sicurezza.»