A Silvi è stato avviato l’iter tecnico amministrativo che porterà alla costruzione del nuovo Polo scolastico Polifunzionale, un’opera attesa da anni e mai realizzata.
«Per la città che sogna da anni una struttura scolastica polifunzionale si tratta di una data da inserire tra quelle da ricordare», ha detto il sindaco di Silvi, Andrea Scordella. «Nei giorni scorsi, dopo il regolare espletamento della gara, la progettazione dell’opera è stata assegnata al R.T.P. (Raggruppamento temporaneo di professionisti) Settanta7 Studio Associato, Stain Engineering s.r.l., dedaLEGNO S.s.t.p., CVD engineering s.r.l. Geol De Angelis. Il Polo scolastico sorgerà nell’ampia area di proprietà comunale situata in via Po, dove ci sono già gli uffici tecnici e il Palasport. La proposta progettuale, che abbiamo presentato due anni fa alla Regione, è già inserita nel programma triennale regionale dell’edilizia scolastica ed è in buona posizione nell’apposita graduatoria per l’accesso al finanziamento previsto che si aggira attorni ai 10 milioni di euro, che ci saranno accreditati in misura percentuale e di pari passo con la realizzazione dei tre lotti funzionali previsti per l’ultimazione dell’intera opera.»
L’assessore ai lavori pubblici, Pamela Giancola, ha predisposto un impegnativo cronoprogramma che prevede la riconsegna del progetto esecutivo da parte del RTP entro il mese di febbraio e l’approvazione da parte del Consiglio comunale prima dell’estate, dopo l’effettuazione di due passaggi obbligati, ossia la conferenza dei servizi e l’approvazione da parte del Consiglio comunale della variante al PRG. Esaurita questa fase cruciale, ne sarà data comunicazione ufficiale alla Regione, che procederà all’aggiornamento della graduatoria dove il progetto avrà l’opportunità di fare un balzo consistente verso l’alto.
«Forse guardare lontano non porta voti, ma crea valore concreto per i cittadini», ha aggiunto l’assessore ai lavori pubblici, Pamela Giancola. «È meglio riparare una buca o costruire una scuola? È evidente che occorre fare entrambe le cose, farle bene e farle prima possibile, ma la differenza sta nelle priorità e negli obiettivi che si pone chi se ne occupa. La buca chiusa tiene le bocche chiuse e allontana le critiche, invece un progetto di una nuova scuola, moderna, pensata per dare il giusto spazio e l’ambiente ideale ai ragazzi apre dibattiti e discussioni, espone a critiche di ogni genere, rende la vita dell’amministratore pubblico difficile. Ma quando ci candidiamo e siamo eletti non possiamo sottrarci dall’assumere decisioni importanti per l’intera comunità. La nuova scuola la frequenteranno i figli delle persone che ci hanno dato fiducia, ma anche i figli di chi il voto l’ha dato ad altri ed è proprio questo che ci deve spronare a mettere il massimo impegno: la possibilità di dare il miglior servizio possibile anche a chi non ci ha votato e forse non ci voterà mai, per ridare alla politica il suo vero valore.
Seguirò personalmente la progettazione del nuovo polo scolastico, perché voglio assicurarmi che ogni dettaglio sia pensato per rendere la nuova struttura un luogo facile da vivere per gli studenti, per gli insegnanti e per le famiglie. I tre principi che dovranno essere alla base di tutto sono: zero costo energia attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative dal punto di vista impiantistico, materico e strutturale, per garantire un risparmio dei costi di gestione e l’agevole manutenzione nel tempo; velocità di costruzione – un edificio in legno garantirà un cantiere più veloce, meno rumoroso, più sostenibile, più sicuro e più pulito; in questo modo i ragazzi dei nostri plessi esistenti potranno essere trasferiti il prima possibile all’interno del nuovo polo -; utilizzo in orari extrascolastici degli ambienti collettivi quali l’auditorium, l’agorà, la palestra e la biblioteca.
Vogliamo gettare un seme che farà nascere qualcosa di nuovo che si consolidi nel tempo come patrimonio di tutta la città.»