A Pescara l’omaggio alle vittime delle foibe e dei martiri dell’esodo di istriani, fiumani e dalmati. Carlo Masci: «Giorno del ricordo, tragedia per troppo tempo nascosta».
Una corona d’alloro è stata deposta a Pescara in piazza Martiri giuliano-dalmati per celebrare il Giorno del ricordo, istituto con la legge del 30 marzo 2004 n. 92 e dedicato all’esodo di istriani, fiumani e dalmati e alle vittime delle foibe. La commemorazione dell’Amministrazione comunale pescarese, di concerto con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, è avvenuta in mattinata al termine della messa celebrata nella chiesa dello Spirito Santo ed è stata seguita da un omaggio alla memoria di Norma Cossetto in Piazza Italia e dallo spettacolo-récital del Florian Metateatro a cura di Giulia Basel, Quell’Italia di là dal mare, sul canale Youtube del Comune di Pescara.
«È molto importante ricordare le vittime delle foibe e i martiri giuliano dalmati e a Pescara lo è ancora di più perché nella nostra città c’è una comunità di esuli giuliano-dalmati-istriani molto inserita nel contesto sociale», ha dichiarato il sindaco di Pescara Carlo Masci. «Ed è doppiamente giusto ricordare questa vicenda, che è una delle tragedie del Novecento, perché le passioni risorgimentali sono diventate follie nel 900 e hanno portato incredibili tragedie e lutti che dobbiamo ricordare per costruire un futuro migliore, soprattutto in questo momento storico in cui un infinitesimale virus ha dimostrato che gli uomini sono veramente poca cosa in questo mondo.
Questa tra l’altro è una tragedia particolare, perché è stata per troppo tempo nascosta. Poi, grazie a tutti coloro che hanno combattuto perché questa vicenda italiana venisse alla luce, è riemersa e oggi possiamo ricordarla. Ma questo ricordo non ci deve essere soltanto il giorno del ricordo, il 10 febbraio; deve essere celebrato ogni giorno per cancellare tutte le tragedie del Novecento e per fare in modo che questo mondo sia migliore per tutti gli uomini.
In piazza Italia ricorderemo anche Norma Cossetto, una giovane che purtroppo è stata trucidata e infoibata e che deve essere da monito per tutte le tragedie che coinvolgono le donne, che poi sono quelle che subiscono le tragedie peggiori. La tragedia della Cossetto poi è stata tremenda, perché è stata per troppo tempo nascosta.»