Teramo, allarme cinghiali: Coldiretti denuncia e cita il caso di Rocciano

L’agricoltura teramana torna a fare i conti con l’emergenza cinghiali: a lanciare l’allarme è Coldiretti, che denuncia l’inerzia dell’Ambito territoriale di caccia (Atc) del Salinello, chiamato a intervenire sul caso di Valeria Scipioni

L’imprenditrice agricola Valeria Scipioni, titolare di un agriturismo a Rocciano, frazione del comune di Teramo, da tempo subisce danni ingenti alla produzione orticola della sua masseria, a causa delle continue incursioni di cinghiali.

Come previsto dal recente piano straordinario regionale di contenimento della fauna selvatica, fortemente sostenuto da Coldiretti, l’imprenditrice ha segnalato la situazione all’Atc già nel mese di febbraio, chiedendo l’attivazione di un intervento di abbattimento controllato. Nonostante la segnalazione formale e un successivo sollecito inviato via mail dalla stessa Coldiretti, con copia anche alla polizia provinciale, non è arrivata alcuna risposta.

«Abbiamo chiesto un’azione tempestiva, ma siamo ancora in attesa», spiega Emanuela Ripani, presidente provinciale di Coldiretti Teramo. «Ci domandiamo cosa stia impedendo ai cacciatori autorizzati di intervenire. Dopo trent’anni di attesa per avere una normativa che finalmente consenta di affrontare il problema in modo strutturale, ora pretendiamo che venga applicata».

L’associazione di categoria chiede un intervento immediato da parte dell’Atc e avverte che, in mancanza di riscontri, si rivolgerà a tutte le autorità competenti, incluso il Prefetto.

«Non possiamo permettere che gli agricoltori restino soli di fronte a una situazione fuori controllo», conclude Ripani.