Si era innamorato di una ragazza di 20 anni di un comune vicino e pretendeva una relazione, ma lei l’ha respinto. Poi sono partite minacce e ricatti contro la donna. 29enne di Altino ai domiciliari, per le accuse di atti persecutori, diffamazione e violenza privata.
Uno stalking in piena regola partito dopo il rifiuto della vittima di avere con lui incontri e rapporti sessuali. Difatti, l’indagato aveva iniziato a tempestarla di messaggi whatsApp con i quali le chiedeva continui appuntamenti. La vittima ha poi denunciato i fatti ai carabinieri della compagnia di Atessa, diretta dal capitano Alfonso Venturi, quando l’uomo ha cominciato a ricattarla, prospettandole la pubblicazione su internet di un falso video a sfondo sessuale, falsamente riconducibile a lei, qualora non avesse acconsentito alle sue richieste. Nel vicino paese della ragazza, a Perano, ha affisso anche manifesti diffamatori contro la giovane. Durante le indagini e a seguito di perquisizione, nella sua auto i carabinieri hanno trovato il pennarello utilizzato per scrivere i manifesti e la colla vinilica per la loro affissione. Contro l’indagato il pm Serena Rossi ha dunque mosso le accuse, accolte dal gip, di atti persecutori, diffamazione e violenza privata.