Un reticolo di tubature vecchio e fatiscente, reso ancora più fragile dal terremoto che lo ha sollecitato e danneggiato in più punti. Così appare l’acquedotto sotterraneo del centro storico dell’Aquila.
Situazione che emerge a mano a mano che i lavori per la realizzazione dello Smart tunnel (l’opera da 80 milioni di euro) che serve a ottimizzare e migliorare la gestione dei sottoservizi della città, ossia luce, acqua e fibra ottica), vanno avanti. Lavori imponenti, mai realizzati prima in Italia e probabilmente nemmeno nel resto del mondo, tanto da essere motivo di studio anche da parte di enti stranieri (come quelli cubani e norvegesi), che si concluderanno con la realizzazione di un tunnel a grandezza d’uomo, ma che incontra criticità e problemi spesso legati al modo in cui nei decenni sono stati realizzati e posizionati tubature e allacci.
Negli ultimi giorni una rottura all’altezza dei Quattro Cantoni ha determinato una perdita d’acqua importante, ecco come vengono gestiti questi problemi dai tecnici e dagli operai della Gran Sasso Acqua, che è la stazione appaltante del progetto.