Sono soltanto 100 gli ostelli in Italia, di cui 10 affiliati alla rete della associazione italiana alberghi per la gioventù, un patrimonio di accoglienza ancora limitato e che potrebbe esprimere meglio tutto il suo potenziale, perché si rivolge prevalentemente ai giovani, agli studenti non solo di tutta Italia ma anche e soprattutto del resto d’Europa.
Con l’obiettivo di realizzare un ostello in ogni città per veder crescere il turismo italiano dopo anni di stasi, promuovere il turismo giovanile, la conoscenza del patrimonio storico-artistico e culturale e ambientale italiano, e anche per creare e mettere in piedi servizi rivolti ai giovani è partito il progetto “Un ostello in ogni città”, un’iniziativa che vede in campo l’associazione italiana alberghi per la gioventù e l’associazione nazionale dei Comuni d’Italia per sensibilizzare le amministrazioni comunali a diffondere il modello di accoglienza legato agli ostelli per la gioventù. Che potrebbero essere realizzati in ogni realtà urbana ma anche al di fuori, nell’hinterland, ad esempio tramite affiliazione o gestione diretta, o tramite partnership privata o pubblica, o cooperative. Sono centinaia le strutture comunali in disuso, le dimore storiche, gli edifici abbandonati che potrebbero tornare a vivere trasformati in strutture di promozione culturale al servizio delle città e del Paese. Il progetto è stato presentato questa mattina a L’Aquila dal presidente dell’Anci Abruzzese, Luciano Lapenna, e dal segretario nazionale dell’associazione italiana alberghi per la Gioventù Carmelo Lentino.
Ostelli come centri aggregativi, dove si possano sviluppare progetti di “Informagiovani”. L’obiettivo è promuovere il turismo giovanile e scolastico. In Abruzzo l’unico ostello si trova nel Comune di Villavallelonga, nella Marsica (provincia dell’Aquila).
IL SERVIZIO DEL TG8