Non le manda a dire il sindaco di Chieti, Diego Ferrara e si rivolge, ancora una volta all’ACA, in merito alla carenza idrica che interessa la città
Il sindaco afferma che le risposte del consorzio acquedottistico sono sempre le stesse, cioè l’ammaloramento delle reti idriche e le perdite che si aggirano attorno al 70% con lo scarso approvvigionamento di acqua. Il primo cittadino precisa di non voler andare allo scontro, poiché così non si risolve nulla ma chiede soluzioni certe perché, dice, i cittadini e gli esercenti sono esasperati. Già si preannuncia un’altra settimana a secco, 5 notti di chiusure. Ferrara chiede innanzitutto di riparare immediatamente le reti malmesse e propone anche soluzioni:
“Stavamo pensando alla vecchia sorgente della Maiella detta acqua di Chieti, che alcuni decenni fa è stata deviata e si ferma alle porte della città, a Colle Marcone dove si potrebbe pensare a costruire un tratto di unione con la rete idrica di Chieti, oppure, anche se in questo caso i tempi sono più lunghi, riattivare la cisterna monumentale della Civitella per la quale c’è già un progetto. Ma – continua il sindaco – circa il pronto acqua L’ACA non la può portare solo a chi ha l’autoclave ma occorre capillarizzare gli interventi, anche perché ci sono persone anziane, malate e che comunque hanno bisogno di acqua per motivi igienici.”
Insomma il sindaco continua a ribadire al consorzio che così non si può andare avanti. Anche lo stesso prefetto di Chieti Forgione ha sottolineato la gravità della carenza di acqua e ha invitato l’azienda a trovare soluzioni.