Una città complessa da gestire perché in continuo mutamento. Cantieri che aprono e che chiudono quasi all’ordine del giorno e la continua rimodulazione delle zone rosse cittadine. Mentre in periferia sia est che ovest la città si è allargata a dismisura dopo il terremoto del 2009, come un organismo che cerca il cambiamento per non morire.
Un’evoluzione che si riflette anche nelle attività della polizia municipale dell’Aquila. Il bilancio del lavoro del 2017 è stato presentato questa mattina a palazzo Fibbioni dal dirigente Tiziano Amorosi e dall’assessore alla viabilità Carla Mannetti. La carenza di personale, innanzitutto, il primo problema: soltanto 63 unità in servizio a fronte di almeno 90 per una città delle dimensioni dell’Aquila, ma che dovrebbero essere molte di più per l’evoluzione post-sisma. Il dirigente Amorosi ha anticipato che il comando punta ad aumentare la presenza dei vigili urbani sul territorio anche attraverso la riorganizzazione dei turni dello scarno personale.
Sono stati oltre 7mila i verbali elevati nel corso del 2017, il divieto di sosta e di transito le infrazioni più ricorrenti. Diminuiscono gli incidenti, che avvengono soprattutto lungo le Statali 17 e 80. Importante anche il lavoro che la polizia municipale svolge sull’abusivismo edilizio e sull’ambiente, con attività di controllo sulla raccolta differenziata ma anche degli sversamenti irregolari effettuati dalle ditte della ricostruzione.