La cupola costruita dall’architetto Valadier nel Settecento, crollata sotto le scosse dell’aprile 2009 e davanti alle telecamere di testate internazionali accorse nel cuore della città distrutta, è diventata il simbolo del sisma di nove anni fa. Tra le autorità presenti anche l’ Ambasciatore Francese.
Oggi la restituzione ufficiale alla città della cupola e della facciata della “Chiesa del Suffragio”, con la visita dell’ambasciatore francese Christian Masset. Il restauro di una delle chiese più importanti dell’Aquila è stato condiviso da Francia e Italia e avviato nel febbraio del 2014, sotto la gestione del Segretariato regionale Mibact per l’Abruzzo, portando a compimento un percorso di cooperazione che ha previsto un sostegno finanziario da parte della Francia di 3 milioni 250mila euro.
La ricostruzione della cupola e la facciata riscoperti oggi sono l’assaggio di quello che sarà il momento più atteso, la riconsegna del monumento alla sua funzione e alla città, attesa entro la fine dell’anno. La Francia è uno dei pochi Stati che ha accolto l’appello dell’ex premier Silvio Berlusconi a sottoscrivere una sorta di “lista di nozze” per il recupero dei beni storici e culturali danneggiati dal terremoto. Una conquista, ha detto il vescovo Giuseppe Petrocchi, due Paesi amici che hanno lavorato fianco a fianco.
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