L’emorragia di personale è tenuta saldamente sotto controllo. Così la manager facente funzioni della Asl dell’aquila Maria Simonetta Santini risponde alle poderose polemiche dei sindacati sulla carenza di personale nei presidi ospedalieri della provincia.
Mancano circa mille unità lavorative, hanno denunciato i sindacati nei presidi e nei sit-in degli ultimi giorni.
Una carenza riconosciuta anche dalla dirigente Simonetta Santini, che ha preso il posto di Rinaldo Tordera il 15 marzo scorso. Santini respinge al mittente l’ipotesi che nella asl aquilana ci sia una situazione caotica. Nessuna emergenza – dice la dirigente – eccetto il grande buco nero della Radiologia, dove su una graduatoria di 43 persone hanno risposto in due alla chiamata della Asl, lasciando scoperto lo screening mammografico.
I problemi affondano le loro radici nel passato, dice Santini, nelle scelte fatte dalla politica nazionale e regionale. Sbagliato anche l’approccio di università e scuole di specializzazione, che nei decenni non hanno fatto una buona programmazione, e adesso il numero di medici e specialisti non basta più a coprire i fabbisogni soprattutto per la radiologia, le anestesie e le diverse branche chirurgiche. Occorre una grande operazione di riorganizzazione della quale deve farsi carico prima di tutto la politica nazionale.
Scongiurata anche la chiusura del Centro Tao per la terapia anticoagulante: la Asl ha trovato il modo di coprire il pensionamento della sua unica dirigente.