Coro di no al dimensionamento scolastico dell’Aquila. Giovedì presidio di associazioni, comitati, docenti e genitori davanti all’Emiciclo e venerdì tavolo tecnico alla Regione a Pescara.
Mille firme raccolte nel giro di pochi giorni tra docenti, dirigenti scolastici e genitori alle quali si andranno ad aggiungere le centinaia di firme raccolte on line sulla piattaforma change.org.
L’associazione “Oltre il musp” insieme al comitato “Scuole sicure”, alle associazioni studentesche, ai sindacati, ai genitori, dichiara battaglia contro il dimensionamento scolastico dell’Aquila, approvato il 18 settembre scorso dalla giunta comunale e difeso sinora senza cenni di voler tornare sui propri passi, dall’assessore al sociale Francesco Bignotti.
Un dimensionamento sbagliato, non condiviso e calato dall’alto, questa la denuncia del mondo della scuola, un programma che vanifica e neutralizza tutti gli sforzi fatti nei 10 anni post sisma per costruire, giorno dopo giorno una rete scolastica che tenesse coesa la comunità, soprattutto nei territori più decentrati, come denunciano Silvia Frezza (“Oltre il musp”) e Massimo Prosperococco (“Scuole sicure”). Un dimensionamento scolastico che impoverisce i quartieri cittadini e le periferie.
Giovedì pomeriggio, 14 novembre, il mondo della scuola e quello genitoriale si dà appuntamento per un presidio davanti al palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale. La loro intenzione è andare avanti a oltranza fino a quando le loro richieste non verranno ascoltate, anche se la stanchezza e la demoralizzazione incominciano a farsi sentire.
Intanto nei giorni scorsi è stata indirizzata una lettera aperta al presidente Mattarella, al ministro dell’istruzione Fioramonti, al governatore Marsilio. E venerdì tavolo tecnico con i sindacati alla Regione, a Pescara.
IL SERVIZIO DEL TG8