Un braccio di ferro senza fine che si gioca sulla pelle soprattutto dei cittadini dei piccoli Comuni, che sono costretti, per lavoro e per studio, a percorrere l’autostrada. E’ il sindaco dell’Aquila a dire basta alla contrapposizione tra ministero delle Infrastrutture e la società concessionaria Strada dei Parchi.
I territori colpiti dai terremoti del 2009 e da quelli più recenti non se lo meritano.
A dirlo è il sindaco Pierluigi Biondi. Questa mattina c’è stato un colloqui tra il primo cittadino e i vertici di Strada dei Parchi, che ribadiscono la volontà di proseguire nella loro posizione fino all’ultimo giorno, il 29 giugno, quando scadrà il decreto interministeriale del 31 dicembre 2018 aprendo la strada – a partire dal 1° luglio – all’incremento del 20% dei pedaggi autostradali: e cioè, l’aumento del già previsto per il 2018, e bloccato dal settembre 2018 e l’ulteriore aumento del 5% per il 2019).
Nessuna notizia ufficiale dal Mit sul procedimento per l’approvazione del nuovo Piano economico e finanziario, dentro il quale dovrà esserci anche la previsione d’investimenti per la messa in sicurezza dell’autostrada. E in una situazione del tutto sfuggevole, il cui il ministro Danilo Toninelli rifiuta di incontrare i, questi ultimi si preparano a nuove proteste, l’unica arma a loro disposizione per difendersi contro il muro di gomma del Governo.
E sulla questione caropedaggi i capigruppo della coalizione di centrosinistra chiedono la convocazione straordinaria del Consiglio regionale. “La Giunta regionale – sostengono i consiglieri – deve chiedere al Governo di sospendere gli aumenti fino al 31 dicembre 2019 e in attesa dell’approvazione del nuovo piano economico e finanziario della concessione.
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