Ci sono ancora alcune ombre sul fronte della rioccupazione degli ex ricercatori della Intecs. A sollevare dubbi è la Fiom Cgil.
che si dice sorpresa della notizia diffusa ieri dall’assessore regionale alle attività produttive Mauro Febbo, che a Roma ha incontrato l’amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia Donato Amoroso. Il quale avrebbe confermato che attraverso la convenzione già firmata, è previsto l’avvio delle attività riguardanti il progetto ItalGovSatCom, in attesa della formalizzazione del Piano Multi Regionale”. La Thales, ha spiegato Febbo, «ha avviato la verifica dei curricula dei 70 lavoratori ex Intecs per individuare le professionalità dei ricercatori in linea con il progetto. Ma questa fase, sottolinea la segretaria provinciale della Fiom Elvira De Sanctis, è già conclusa. E chiede all’assessore Febbo un incontro urgente per conoscere nel dettaglio lo stato delle trattative.
Intanto i lavoratori rispondono a Intecs, di recente l’azienda è apparsa sulle pagine a pagamento del quotidiano La Repubblica per presentare le sue attività di ricerca.
“Gli ex dipendenti della sede aquilana – scrivono in una nota – hanno lavorato in tutti gli ambiti indicati nella pagina promozionale a pagamento, sia nella
sede ormai chiusa all’Aquila, sia presso le altre sedi Intecs in Italia, sia presso i clienti. A dimostrazione della fallacia delle motivazioni alla base del licenziamento (infungibili e incomparabili poiché specificamente impegnati nelle sole Telecomunicazioni)”.
LA LETTERA COMPLETA DEI RICERCATORI:
Non potendo rispondere nel merito alle argomentazioni da noi addotte, Intecs ha risposto alla nostra ultima lettera aperta, comprando una intera pagina sul quotidiano laRepubblica (in allegato, edizione del 20 luglio scorso), per promuovere prodotti e servizi. Nella stesura ha posto molta cura nell’evitare l’uso della parola “Telecomunicazioni”, settore nel quale, anche in sede giudiziaria, ha
negato di lavorare. La parola incriminata è tuttavia sfuggita,
comparendo nell’ultimo periodo del paragrafo Il traffico ferroviario,
settore nel quale divesi ricercatori aquilani sono stati impegnati
negli anni, anche con trasferte lunghe nella sede Intecs di Pisa. In
realtà gli ex dipendenti della sede aquilana hanno lavorato in tutti
gli ambiti indicati nella pagina promozionale a pagamento, sia nella
sede ormai chiusa all’Aquila, sia presso le altre sedi Intecs in
Italia, sia presso i clienti. A dimostrazione della fallacia delle motivazioni alla base del licenziamento (infungibili e incomparabili poiché specificatamente impegnati nelle sole Telecomunicazioni), possiamo integrare l’articolo promozionale pubblicato su la Repubblica, specificando meglio le tecnologie menzionate con i prodotti che le realizzano. Citiamo ad esempio Sirio e DeJamm-R, utilizzati nei sistemi di rilevazione in ambito ferroviario, rispettivamente per ostacoli sulla linea e nei casi di interruzione del segnale. Sul primo sono stati impegnati diversi ricercatori aquilani, per molti mesi, mentre il secondo è un prodotto realizzato all’Aquila, come si evince anche dalla brochure attualmente presente sul sito della Intecs (in allegato), dove è riportato proprio il sito aquilano come riferimento. Ancora, in ambito sicurezza, anche militare, l’antenna dei sistemi antidrone è Optigrid, progettato e realizzato all’Aquila e finalizzato al rilevamento passivo di fonti sonore. Sono soltanto alcuni degli esempi di prodotti e servizi ai quali abbiamo lavorato e che sono ancora parte integrante delle tecnologie fornite da Intecs.