Il ministero per le Infrastrutture e trasporti ha l’obbligo di provvedere all’approvazione del nuovo Piano economico finanziario, la cui ultima versione risale al 2014, entro il prossimo 30 ottobre.
E’ quanto stabilisce la quinta sezione del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso della concessionaria delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25, Strada dei parchi, contro il ministero per le Infrastrutture e Trasporti. Nella sentenza, pubblicata ieri, i giudici amministrativi hanno respinto l’istanza del risarcimento danni. Una trattativa, quella per il rinnovo del piano economico e finanziario, che prevede un mega progetto di messa in sicurezza strutturale antisismica e pedaggi calmierati.
Sono 9 le diverse soluzioni presentate dalla concessionaria, nessuna della quale accolta dal ministero, motivo che ha spinto Strada dei Parchi a rivolgersi al Tar poi al Consiglio di Stato. Il pronunciamento arriva fra l’altro proprio nei giorni in cui la trattativa per il nuovo Pef è in corso, diversi i tavoli ai quali stanno partecipando la società concessionaria e il Mit, con il ministro Danilo Toninelli che segue in prima persona. L’accordo verte sul grande piano di messa in sicurezza delle autostrade (per un valore di 3 miliardi di euro, di cui 2 assicurati dallo Stato, e la restante parte dalla concessionaria), previsto nella legge di Stabilità del 2012 dopo il terremoto dell’Aquila, quando le arterie autostradali sono state considerate strategiche ai fini di protezione civile.
L’intesa per il nuovo Pef potrebbe arrivare nella riunione Cipe del prossimo 24 luglio, ad essa è legata anche la sterilizzazione delle tariffe che scade il 31 agosto, in mancanza della quale scatterebbe il maxi aumento di circa il 20 per cento.