Mancano meno di 1.500 pratiche al termine delle attività istruttoria dell’Ufficio speciale dell’Aquila. Ed entra in una fase nuova la ricostruzione delle frazioni.
Una luce quella che s’intravede in fondo al tunnel della ricostruzione, dove a fare la parte del leone sono i progetti privati del centro storico cittadino, ma in cui sempre più attive si mostrano anche le frazioni.
A fare il quadro della situazione è il titolare dell’Usra, Salvo Provenzano, che prima della pausa estiva stila un bilancio. Secondo i dati forniti dall’Usra sono 29.500 le pratiche presentate per un importo complessivo di 8 miliardi, di cui istruite 28mila : vuol dire che per questo numero di pratiche è stato rilasciato il contributo e che dunque sono cantieri in corso oppure lavori consegnati.
Ed è proprio sugli importi che va calcolata la percentuale della ricostruzione (in quanto a essi si riferiscono i lavori effettivi), che a oggi si attesta al 75,31 per cento.
Tante ancora le criticità, prima tra tutte la carenza di personale: sono 70 in totale i tecnici a lavoro all’Usra, ne mancano all’appello almeno 10. «Molti tecnici», spiega Provenzano, «che per anni hanno lavorato all’Usra e all’Usrc vengono assorbiti dal Mit con lo scorrimento delle graduatorie. Abbiamo ottenuto dal ministero che quelle persone, che conoscono bene i processi della ricostruzione, possano tornare 2 volte a settimana con una forma di collaborazione». Da comprendere ancora, infine, l’effettiva efficienza del nuovo cronoprogramma voluto dal sindaco Pierluigi Biondi e dall’assessore Vittorio Fabrizi.