Una delegazione di 60 persone della protezione civile abruzzese pronta a partire per l’Albania con una tendopoli completa.
Dopo la richiesta della Sala operativa della Protezione civile abruzzese, il presidente della Regione Marco Marsilio ha autorizzato l’intervento di soccorso alla popolazione albanese, colpita nella notte tra lunedì e martedì da un terremoto di magnitudo 6.2. Decine di morti e centinaia di feriti, destinati purtroppo a crescere dato il numero dei dispersi; la protezione civile abruzzese non si tira indietro rispetto alla richiesta arrivata dal Dipartimento nazionale di protezione civile, che ha appunto chiamato a raccolta tutte le regioni italiane, e la predisposizione – per quanto riguarda l’Abruzzo – di una tendopoli in grado di ospitare 250 terremotati. Una delegazione di 60 persone è pronta a partire nell’arco di 24 ore a seguito di un’eventuale chiamata da parte del dipartimento nazionale.
L’Abruzzo è stata la prima regione a predisporre nel giro di poche ore dopo il sisma che ha raso al suolo Amatrice, il 24 agosto 2016, una tendopoli predisposta di tutto e perfettamente autonoma.
Siamo sempre pronti a partire – commenta il dirigente della Sala operativa della protezione civile abruzzese Silvio Liberatore – dopo quello che è successo in Abruzzo, per dare un aiuto concreto. Lo abbiamo fatto con il sisma dell’Emilia, di Amatrice e del Centro Italia, ora siamo pronti ad aiutare i terremotati albanesi.
Intanto le due comunità macedone-albanese e quella italo-albanese all’Aquila, molto numerose, si stringono intorno al dolore dei loro connazionali colpiti dal sisma dall’altra parte del Mediterraneo. Domenica prossima si sarebbero dove tenere le tradizionali celebrazioni per la festa della Bandiera albanese, organizzate dalle associazioni Rilindja e Shqiponja, annullate in segno di lutto e di vicinanza al popolo albanese. Già avviate una serie iniziative per raccogliere i fondi da destinare ai connazionali colpiti. Il piccolo ricavato ottenuto dalle iscrizioni e dalle aziende sostenitrici dell’associazione Rilindja verrà devoluto alle famiglie terremotate.
Tutte le associazioni albanesi e macedoni italiane si sono già attivate – così come anche all’Aquila – con cene di beneficenza e per la raccolta di quanto necessario da inviare alle terre colpite.