Non soltanto un luogo in cui si fa musica, ma una piccola azienda in grado di creare un indotto e un ritorno di tipo economico sul territorio. In piena ottemperanza del detto secondo cui “la cultura crea anche sviluppo economico”.
A 50 anni suonati il Conservatorio statale “Alfredo Casella” dell’Aquila gode ancora di ottima salute, nonostante gli otto anni difficili del post-sisma e nonostante la sede inagibile (dopo il terremoto il conservatorio si è ricollocato in un edificio alla periferia della città, in attesa di avere di nuovo una sua “casa” in centro storico).
Sono 800 gli studenti iscritti a oggi – un numero destinato a crescere di qui a gennaio – di cui la metà fuori sede, che hanno scelto L’Aquila per la loro formazione artistica, oltre 150 i lavoratori tra personale docente e non docente e un’offerta formativa e didattica con corsi di primo e di secondo livello per tutti gli strumenti, seminari e masterclass con musicisti di fama internazionale e un dipartimento di musica jazz ed elettronica. Numeri descritti dal direttore, Giandomenico Piermarini, nel giorno dell’inaugurazione del 50esimo anno accademico del Conservatorio. Piermarini fa una raccomandazione a chi amministra il territorio.
Alla fine della cerimonia un concerto offerto dagli studenti del Conservatorio.