Cresce nel mondo la paura per la diffusione del Coronavirus, dopo l’annuncio dell’Oms per il rischio elevato del contagio su scala mondiale. Oggi riunione delle Asl abruzzesi per preparare il piano delle emergenze: “Evitare allarmismi”. Ancora bloccato a Wuhan lo studente pescarese.
Rischio elevato su scala globale: così l’Organizzazione mondiale della sanità corregge il tiro sull’allarme relativo alla diffusione del Coronavirus, da giorni ormai al centro delle cronache. Finora sono un centinaio i casi mortali registrati nella sola Cina, ma, considerando che il contagio cresce in maniera esponenziale, si tratta di numeri destinati tristemente ad aumentare. Secondo alcuni dati diffusi da un team di esperti della facoltà di medicina di Hong Kong sarebbero circa 44 mila le persone infettate nella sola Wuhan, ma il picco del contagio sarebbe atteso tra la fine di aprile e l’inizio di maggio.
Per tamponare l’emergenza il governo cinese intanto ha deciso di prolungare le vacanze del Capodanno, lasciando le scuole chiuse per evitare facili contagi, mentre gli altri paesi stanno predisponendo voli charter e spostamenti via terra per il rientro dei propri connazionali.
In Italia l’unità di crisi della Farnesina annuncia di essere in costante contatto con i circa 70 italiani attualmente in Cina, alcuni dei quali proprio a Wuhan; tra questi lo studente pescarese Lorenzo Di Baerardino, ancora blindato nel campus universitario della città focolaio del Coronavirus. Via Twitter il 22enne racconta la sua quotidianità in una città definita spettrale, dove i pasti sono serviti in una mensa disinfettata tre volte al giorno per limitare al minimo il rischio contagio. Non è ancora chiaro se e come Di Berardino e gli altri italiani lasceranno la Cina. Per loro si ipotizza un trasferimento via terra in una città diversa da Wuhan e una quarantena di 14 giorni in ospedale, prima di pensare a un rimpatrio, previa autorizzazione delle autorità cinesi.
In Italia intanto ci si prepara a fronteggiare una possibile emergenza sanitaria. A Pescara oggi pomeriggio le quattro Asl abruzzesi, i rappresentanti degli ordini professionali e le parti interessate si riuniranno per stabilire le misure da adottare in caso di contagio da Coronavirus.
“La riunione operativa di oggi servirà a delineare le linee operative in caso di arrivo di paziente sospetto o contagiato”, fanno sapere dalla Asl di Pescara. “È però fondamentale e necessario evitare allarmismi di qualsiasi genere, ricordando che il personale sanitario è qualificato e sempre pronto a fronteggiare ogni tipo di emergenza, derivante da qualsiasi tipo di malattie altamente infettive”.