Ha definito il comportamento attuale tenuto dal Governo Renzi e dai media compiacenti una “torsione autoritaria”, definizione che invece non applica alla riforma Boschi: è il costituzionalista Alessandro Pace, oggi a Pescara per sostenere le ragioni del No al referendum costituzionale.
“Non la riforma Boschi, – dice Pace – ma il comportamento attuale sia di Matteo Renzi che della ministra Boschi, sprezzanti nei confronti dei sostenitori del No (tra cui 10 ex presidenti della corte costituzionale), rappresentano una torsione autoritaria”.
Allo stesso modo sia la Rai che i media compiacenti, secondo Pace, adottano un comportamento che limita fortemente i diritti delle opposizioni. Il comitato per il No sta raccogliendo le firme per bloccare la “violenza sulla Costituzione” e abrogare lo “scandaloso” premio di maggioranza e i capilista bloccati di quello che definisce “l’altro capolavoro antidemocratico”, ossia la legge elettorale disegnata con Berlusconi e Verdini. Oggi Pace, professore emerito di diritto costituzionale all’Università “La Sapienza” di Roma e presidente nazionale del Comitato per il No, sarà a Pescara per supportare il Comitato regionale per il No. Presenti anche l’avvocato Franco Sabatini, docente diritto del lavoro Università G. D’Annunzio e referente regionale, e il professor Carlo Di Marco, docente di diritto Costituzionale all’Università degli studi di Teramo. L’incontro, aperto alla cittadinanza, si terrà nel pomeriggio, presso la sala consiliare del comune di Pescara, a partire dalle ore 18. L’assemblea pubblica regionale è stata organizzata per illustrare le ragioni del No al Referendum costituzionale e i pericoli della Legge elettorale Italicum.
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