Si chiude la lunga vicenda che ha visto contrapposti l’Enel e il Cam (Consorzio Acqudottistico Marsicano: per la Cassazione nulla è dovuto.
Dopo 20 anni si chiude la controversia tra Cam ed Enel: la Corte di Cassazione ha assunto una decisione che tranquillizza molti Comuni marsicani. Sembra definitivamente allontanato il rischio di un maxi salasso nelle casse del Cam da parte dell’Enel: a quasi venti anni di distanza, i giudici delle Sezioni riunite della Corte Suprema hanno bocciato le richieste di risarcimento di Enel nei confronti del Consorzio Acquedottistico Marsicano, nel 1989 subentrato all’ex Casmez nella gestione del ciclo idrico. La questione riguarda il prelievo di acqua destinata al consumo umano dalle sorgente del Liri e del lago del Salto. La sentenza della Cassazione si profila come un pronunciamento storico, sia per la durata della controversia legale, sia per la decisione finale sfavorevole all’Enel che invece, anni fa, aveva vinto la causa contro l’ex Cassa del Mezzogiorno. Tutto comincia all’inizio degli anni ’80, quando la Cassa per il Mezzogiorno avviò il prelievo di acqua per uso potabile da numerose sorgenti tributarie del bacino del Tevere, lungo il quale l’Enel aveva in precedenza installato alcuni impianti per la produzione di energia elettrica. Trattandosi di derivazione senza titolo concessorio, l’Enel citò in giudizio la Cassa per il Mezzogiorno e il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche di Roma condanno l’Ente al risarcimento dei danni fino al 1 gennaio 1989. Per gli anni successivi, l’Enel chiamò in causa il Cam, Consorzio acquedottistico marsicano. Nella prima istanza il Tribunale delle Acque stabilì un danno complessivo di circa 25 miliardi di lire, successivamente convertiti in 25 milioni di Euro. Ma il Tribunale Regionale rigettò poi le domanda dell’Enel sulla base dell’incertezza e dell’insufficienza delle prove raccolte. Ora la sentenza definitiva della Cassazione che spegne pretese risarcitorie dell’Enel e toglie dalla testa del Cam l’incombente spada di Damocle. Un sospiro di sollievo anche per le Regioni Abruzzo e Lazio e i tanti Comuni che si servono dello stesso Consorzio Marsicano. .