Pescara: domiciliari per l’uomo che sparò a Rendine. L’episodio avvenne nel 2014 nel quartiere Rancitelli.
E’ ritenuto responsabile della gambizzazione di Massimo Rendine, ferito con la pistola nel quartiere Rancitelli nel novembre 2014, l’uomo finito agli arresti domiciliari in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gup del Tribunale di Pescara. Si tratta di un 33enne del posto, Massimo Naccarella, al quale è stata revocata la misura cautelare della presentazione alla Polizia giudiziaria. In sostanza, anziché uscire per presentarsi puntualmente alla Polizia giudiziaria, l’uomo non potrà allontanarsi dalla propria abitazione. L’aggravamento della misura cautelare è conseguente alle numerose violazioni di Naccarella al precedente obbligo. L’uomo è indagato per lesioni aggravate e detenzione illegale di arma da fuoco. L’episodio era avvenuto in via Lago di Capestrano; vittima degli spari alle gambe era stato un uomo di 42 anni, Massimo Rendine.