Pescara, ore decisive per l’assistenza domiciliare. Cosa ne sarà delle 150 famiglie che si sono viste tagliare il servizio di assistenza domiciliare del Comune?
Se lo chiede il coordinatore cittadino di Forza Italia, Guido Cerolini, ricordando che è ora di risposte certe. In seguito al taglio del servizio, avvenuto lo scorso 16 gennaio, lo Spi Cgil aveva anche promosso una protesta di piazza davanti al Comune.
“Dopo la protesta in piazza – aggiunge Cerolini – le famiglie si sono viste ‘regalare’ 2 ore di assistenza complessive a testa per soli sei giorni, dal 25 al 31 gennaio, ma di fatto non sanno cosa accadrà domani. Per una sessantina di nuclei il servizio è stato completamente cancellato, per circa 90 persone è stato ridotto al minimo, 5 ore a settimana appena, per malati di Alzheimer, Parkinson, tetraplegici, invalidi al 100 per cento. Il taglio irresponsabile era nell’aria da settembre scorso, quando l’ho pubblicamente denunciato, subito smentito dall’assessore Diodati. A oggi non è stata pubblicata alcuna determina, né l’atto di affidamento definitivo del nuovo servizio per due mesi, né quelle famiglie hanno ricevuto una comunicazione circa la proroga o il ripristino delle attività”.
Secondo Cerolini per evitare il taglio del servizio sarebbe bastato rinunciare a “concertini, festarelle e cotillon”. Ribalta, completamente, le affermazioni di Cerolini, l’assessore alle politiche sociali, Giuliano Diodati, il quale oltre alla copertura quasi totale dell’attuale fabbisogno di ore di assistenza si dice convinto che nel nuovo bando che partirà da marzo soddisferà le esigenze e le necessità di tutte le famiglie. Soddisfatti dei nuovi risultati anche i promotori della manifestazione, Spi-Cigl e Carrozzine Determinate.