Domani verrà, all’ingresso della sala consiliare del Comune di Pescina, verrà posta una targa per ricordare Panfilo Sclocchi, sindaco dal 28 luglio 1914 al 13 gennaio del 1915, giorno del devastante terremoto in cui trovò la morte e la città venne distrutta.
L’intitolazione della sala si terrà domani alle 17.00. Panfilo Sclocchi morì a 49 anni, insieme a gran parte della popolazione di Pescina e della Marsica. Considerato uomo progressista e rivoluzionario, prima di essere eletto primo cittadino diede vita a parecchie leghe dei contadini contro i maneggi dei Torlonia. Una volta diventato sindaco, li sconfisse politicamente ottenendo un grande consenso popolare e si oppose anche al potere della Chiesa. Sulla vita di Panfilo Sclocchi, sulla sua grande umanità e sulla forza incisiva della sua politica esistono diverse opere letterarie, tra cui la celebre Uscita di sicurezza di Ignazio Silone e un lavoro di Raffaele Colapietra. Ora la Città di Pescina ha voluto rendergli omaggio con l’intitolazione della sala consiliare della Casa Comunale. L’evento, al quale, tra gli altri, prenderà parte anche la pronipote di Sclocchi, Maria Paola Giorgi, si concluderà con la musica dei Maestri Francesco Mammola, Mario Di Legge e Alessandro Macera, nel Chiostro del Teatro di San Francesco.