Azione di tutela del territorio del Corpo Forestale dello Stato che, a Rapino (Chieti) ha scoperto e sequestrato un’area di circa due ettari in località Passo Palogno.
Sul posto era in corso un’attività abusiva di disboscamento ed escavazione, con prelievo di terra e materiale roccioso. Il provvedimento di sequestro preventivo è stato disposto dal gip del Tribunale di Chieti, dopo le ispezioni condotte dal personale dei comandio stazione di Pretoro e Fara Filiorum Petri. La ditta proprietaria del terreno, autorizzata dalla Regione Abruzzo al solo recupero morfologico definitivo dell’area di cava, stava illecitamente estraendo materiale roccioso in una zona diversa da quella autorizzata. Uno sconfinamento che non solo avrebbe prodotto alterazioni su un territorio sottoposto a vincolo paesaggistico, ma avrebbe anche interessato parte del Parco Nazionale della Majella. Il legale rappresentante della ditta proprietaria della cava ed esecutrice dei lavori è stato denunciato per i reati di opere eseguite in assenza di autorizzazione paesaggistica e nulla osta dell’Ente Parco e per distruzione e deturpamento di aree sottoposte a protezione.