L’inverno spaventa i morosi del progetto Case, che cominciano a pagare: dall’agosto scorso recuperati 11mila euro al mese.
Contro i morosi che vivono negli alloggi dei quartieri post-sisma il sindaco Massimo Cialente e il Comune dell’Aquila hanno avviato sin dall’estate scorsa una vera e propria battaglia per fare rientrare nelle casse comunali i soldi inevasi relativi ai consumi del gas.
Ora qualcosa sta cambiando: i distacchi delle utenze che il Comune sta adottando dal mese di agosto hanno portato i loro frutti, con introiti che si attestano su una media di 11mila euro al mese, secondo i dati diffusi dall’ufficio Progetto Case, con un calo della morosità relativa al triennio 2010/2013 che va dal 72 al 26 per cento.
Il Comune resta comunque debitore nei confronti di Enel Gas per almeno 7 milioni di euro, che ha portato l’amministrazione comunale ad autorizzare una transazione stragiudiziale a Banca Sistema per un importo di oltre 9 milioni di euro.
La prima maxi rata di 500mila euro, è stata già versata il 31 agosto scorso, ma le rate da versare sono 32 da poco più di 271mila euro.
Intanto l’avvocato Fausto Corti, difensore di alcuni residenti delle New Town, ha presentato un esposto in Procura contro il Comune. Secondo il legale, l’Amministrazione avrebbe commesso il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni lasciando senza acqua calda e gas metano molti abitanti nel Progetto Case e dei villaggi Map, non in regola con il pagamento delle bollette.
Molti i morosi sotto la soglia della sopravvivenza, che non riescono a pagare le bollette. E’ un altro capitolo delicato del post-sisma aquilano: sono infatti centinaia i nuclei familiari che non superano 900 euro di reddito all’anno, morosi totali per il Comune per un centinaia di migliaia di euro.
Il servizio del Tg8