Covid, a Natale l’Abruzzo fuori dalla zona rossa, verso la fascia gialla

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Per Natale l’Abruzzo potrà uscire dalla zona rossa: il Dpcm vincola la nostra regione fino al 10 dicembre, stando alle norme attuali poi la nuova fascia. Non si esclude che si possa entrare per le feste in zona gialla.

Si legge nel Dpcm del 3 novembre: “La permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta la
nuova classificazione”. In sostanza lo “scenario inferiore”, per l’Abruzzo, è stato delineato dal report del monitoraggio settimanale solo l’altro ieri che si riferisce al periodo 16-22 novembre. Ma al Dpcm servono 14 giorni consecutivi di “abbassamento” degli indicatori. Tra i parametri presi in considerazione dal Governo l’Rt, l’indice di trasmissione del contagio che da noi è sceso da 1.32 a 1.06.In questo momento la nostra regione ha numeri e dati da fascia arancione o addirittura, da zona gialla. Ovviamente la situazione dovrà permanere per 14 giorni o migliorare. L’Abruzzo, come noto, ha anticipato la zona rossa, grazie all’ordinanza regionale del presidente Marsilio il 16 novembre, con l’entrata in vigore il 18. Provvedimento che è stato approvato dal ministro della Salute, Roberto Speranza con durata fino al 3 dicembre. Ora il Comitato tecnico scientifico dovrebbe discutere con il ministro stesso per accelerare i tempi.
Ameno che il nuovo Dpcm che sarà varato tra il 3 e il 4 dicembre, con le misure
per il Natale, non dovesse cambiare il meccanismo di permanenza. Stando così la cose, l’Abruzzo dovrebbe rimanere fino al 3 dicembre in zona rossa.

Intanto interviene il direttore del dipartimento regionale sanità, Claudio D’Amario il quale già nella trasmissione “I Fatti e le opinioni” del direttore Carmine Perantuono aveva anticipato i prossimi scenari. Secondo D’Amario per Natale saremo in zona gialla. “Le regole dicono che cambieremo il 10 dicembre, chiederemo, in base a numeri e dati di anticipare”. D’Amario sottolinea come sia stata un’idea vincente quella di anticipare il Governo sulla zona rossa proprio per non ritrovarci magari nel periodo di Natale, in lockdown a Natale.

“Noi abbiamo anticipato delle manovre restrittive proprio per evitare di trovarci a Natale in una situazione di blocco di tutte le attività e dell’economia. L’aver anticipato la zona rossa è stata una strategia perché, avendo un impatto assistenziale molto elevato, avremmo rischiato di trovarci nel periodo festivo in lockdown. Saremmo potuti restare ancora arancioni, ma poi saremmo finiti il 15 dicembre in zona rossa con una paralisi totale fino all’Epifania. Lavoriamo per salvare il Natale, consentire la riapertura dei bar e dei ristoranti e far girare l’economia”.