Non si faranno nuove strade a ridosso dell’area archeologica di Amiternum. Dopo l’allarme lanciato da Italia Nostra e dall’Archeoclub, il Comune rilancia la valorizzazione dell’antica città italica fondata dai Sabini, le cui rovine sorgono vicino a San Vittorino, a 11 km dall’Aquila.
Oggi è possibile vedere solamente un teatro, un anfiteatro e la pianta di una domus, che costituiscono il sito archeologico principale di epoca romana, ma altre importanti testimonianze, sono state rinvenute recentemente nell’area circostante.
La città ha dato i natali ad uno dei maggiori storici romani, Sallustio, troppo preziosa per essere insidiata da due nuove strade. Amiternum – che grazie agli scavi archeologici dell’università dell’Aquila guidati pazientemente da anni dal professore Fabio Redi, docente di Archeologia medievale ha portato alla luce proprio in questi ultimi anni e mesi importanti novità – sarà protetta nell’ambito di un parco archeologico di futura realizzazione e gli scavi saranno implementati anche grazie a un finanziamento di 25mila euro che il Comune metterà a bilancio per sempre a partire da quest’anno.
Il settore degli scavi archeologici è, come molti altri in Italia, al centro di infinite contraddizioni, frutto della burocrazia e della mancanza di fondi, che induce le sovrintendenze a ricoprire gli scavi archeologici dopo anni di lavoro e dopo importanti scoperte.