Gli appartamenti di alcuni quartieri del progetto case saranno destinati a giovani coppie, sposate o conviventi ma anche unioni civili, con figli o senza, aquilane e non solo.
E’ stato pubblicato oggi il primo bando di housing sociale che consentirà l’accesso agli alloggi del progetto Case, a canoni calmierati per fare politiche sul territorio in grado anche di frenare lo spopolamento.
Il bando, come ha spiegato l’assessore al Sociale Emanuela Di Giovambattista è aperto anche a cittadini residenti in altre città d’Italia proprio per attirare persone che abbiano un progetto di vita all’Aquila, città che secondo il sindaco Massimo Cialente nonostante sia ancora in una intensa fase di ricostruzione è già in grado di offrire alle famiglie un’alta qualità della vita.
C’è tempo fino al 24 marzo per presentare la domanda al Comune e sperare così di avere un alloggio.
Bisogna ricordare che numerosi alloggi del Progetto Case già ospita per il 37% persone che non hanno perso la casa (studenti, associazioni sportive e culturali), mentre una parte di essi è stato destinato all’Ater (la cui ricostruzione è ancora lontana) e alle fasce più deboli della popolazione.
Ma come si concilia il nuovo utilizzo degli alloggi del progetto Case con la necessità di smantellare l’immenso patrimonio immobiliare lasciato dalla protezione civile al Comune dell’Aquila, come ribadito dalla Comunità europea?
Il dibattito è partito in occasione dell’ultimo consiglio comunale che ha votato un atto di indirizzo del capogruppo del Pd Stefano Palumbo sulla necessità di avviare un piano di smantellamento. Il sindaco spiega che i quartieri della Protezione civile saranno tutti abbattuti, tranne qualche eccezione.