La firma del decreto di rinnovo del contratto di Paolo Esposito, il dirigente dell’Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere sismico, è finalmente arrivata.
Diradando un bel po’ di ombre sulla ricostruzione di oltre 160 Comuni fuori e dentro quello che viene definito il cratere sismico abruzzese. A dare per prima la notizia la senatrice Stefania Pezzopane ieri sera con un post sul suo profilo Facebook in cui scriveva: “Habemus papam”.
Un’impasse durata tre mesi, che stava mettendo seriamente a rischio l’andamento della ricostruzione – che è molto complessa nei Comuni – e anche a dura prova la tenuta delle imprese che nel frattempo hanno portato avanti i cantieri senza poter essere pagare. Già, perché per il cavillo burocratico della firma mancante si è generata l’impossibilità di firmare anche le determine: in sostanza gli atti di pagamento dei lavori. Esposito – che in questi mesi ha continuato il suo lavoro fin dove consentito accanto ai suoi 46 professionisti nell’ufficio di Fossa – questa mattina ha dunque ripreso pienamente possesso delle sue prerogative.
Ma adesso si deve correre per recuperare il tempo perso. Da quanto si apprende, il decreto è arrivato alla Corte dei Conti solo da pochi giorni, e che prima è passato, senza fretta, al vaglio della ragioneria generale dello Stato, e poi dell’Ufficio controllo bilancio del ministero dell’Economia.