Il futuro del progetto Case dell’Aquila? Dev’essere demolito o salvato? Il destino del patrimonio immobiliare realizzato nel post sisma per dare un tetto a 15mila sfollati non può essere abbandonato a ipotesi ideologiche, ma incluso nel piano regolatore della città: è in seno a questo documento che si deve dire cosa fare o non fare delle 20 new town che hanno prodotto un consumo elevato di suolo e tante polemiche.
A dirlo è il presidente regionale dell’Istituto nazionale di urbanistica, Pierluigi Properzi.
Pierluigi Properzi ha parlato in occasione del convengo che si è tenuto ieri dal titolo “”Processi di pianificazione urbana in corso”, al quale hanno partecipato tra gli altri il rettore dell’università di Teramo Luciano D’Amico, il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, il professore di Urbanistica di Pescara Paolo Fusero e l’assessore alla Ricostruzione del Comune dell’Aquila Pietro Di Stefano.
Al centro del dibattito la mancanza di un rinnovamento della Legge urbanistica regionale, ferma a 40 anni fa, che ha comportato un rinnovamento della pianificazione comunale molto lenta.