L’orsa Lauretta, mascotte del Centro Visite di Pescasseroli del Parco Nazionale d’Abruzzo, è stata portata in una clinica veterinaria romana per accertamenti. Sulla sua schiena pesano anche i 25 anni di età.
L’orsa manifesta difficoltà ad assumere la posizione quadrupedale per la rigidità di tutto il treno posteriore, condizione che provoca ripercussioni sulla regolare deambulazione dell’orsa Lauretta. La patologia è la stessa che, qualche anno fa, aveva colpito l’orsa Yoga, per questo il team di esperti veterinari del PNALM ha deciso di svolgere gli stessi esami diagnostici presso la clinica veterinaria specializzata della Capitale.
Lauretta fu trovata quasi moribonda da alcuni escursionisti tedeschi, in Valle Iannanghera, il 28 maggio del 1994. Il plantigrado, che pesava appena 3 chili e mezzo, solo dopo molte cure riuscì a riprendersi e a superare la crisi.
Le cure prestate questa estate, a base di cortisone, avevano fatto registrare un notevole miglioramento, anche se solo momentaneo. I sintomi purtroppo si sono ripresentati, per questo si è deciso di sottoporla a degli esami (TAC/Radiografie) che escludano o confermino la presenza di malattie degenerative gravi o ernie discali. L’operazione di trasporto da Pescasseroli a Roma è stata possibile grazie all’ambulanza messa a disposizione da Giovanni Ferrara (Dog’s Town srl, Cesena), che ha permesso di svolgere un’operazione molto difficile e impegnativa in modo semplice e soprattutto in assoluta sicurezza per l’animale e per gli operatori, due veterinari e due addetti dell’Ente Parco, oltre ad una unità del Reparto Carabinieri Parco di Pescasseroli. Il dottor Giulio Destrero, della Clinica veterinaria di Roma, ha provveduto a sottoporre l’orsa ad una radiografia con mezzo di contrasto che ha evidenziato numerose ossificazioni intervertebrali diffuse alla colonna toracica e lombare, che proprio per la loro numerosità non consentono, per ora, un tentativo di risoluzione chirurgica. L’accertamento radiografico ha escluso però ernie midollari a livello cervicale e patologie tumorali della colonna. Dal consulto tra il veterinario del Parco, Leonardo Gentile, e i colleghi della clinica è stato concordato un nuovo ciclo di trattamenti di durata doppia rispetto al precedente, per valutare eventuali miglioramenti e successivamente prendere decisioni cliniche e diagnostiche ulteriori, compatibili con il quadro descritto.
“Interventi di questo tipo, come molti possono immaginare, sono piuttosto complessi – ha affermato il direttore del Parco Luciano Sammarone – risultando tuttavia indispensabili per assicurare le migliori condizioni di salute agli animali ospitati nei nostri Centri. Il loro svolgimento, in collaborazione con altri Enti e strutture specializzate, e col supporto dell’Arma dei Carabinieri, testimonia la grande professionalità del personale dell’Ente Parco, che desidero ringraziare anche per la dedizione che ha reso possibile l’operazione. L’augurio è che Lauretta non abbia bisogno di interventi e che soprattutto, vista l’età, possa stare ancora molto tempo con noi”.