A Teramo al via la prima udienza del processo per la presunta truffa sulle azioni Tercas. Sono 28 gli imputati coinvolti, tutti accusati di truffa in concorso.
Si tratta dell’ex direttore generale Antonio Di Matteo, di alcuni dirigenti, direttori di filiali e semplici impiegati: a tutti l’accusa contesta di avere venduto delle azioni facendole passare invece per i cosiddetti “pronto contro termine”, ossia spacciandole per investimenti a un anno con rendimento garantito. I fatti contestati risalgono al 2011, l’inchiesta era scaturita dalle denunce presentate da alcuni risparmiatori. La Banca Popolare di Bari si è costituita parte civile nei confronti dell’ex dg Tercas, Antonio Di Matteo, e dell’allora responsabile pro-tempore dell’area finanza della Tercas. Accettata anche la costituzione di parte civile di una delle parti offese. Il processo è stato rinviato al 16 ottobre per l’audizione dei primi testi dell’accusa, tra cui l’ex commissario Riccardo Sora e l’ex direttore dell’istituto di credito Dario Pilla, che nel 2012 era subentrato a Di Matteo. Inizialmente tra gli indagati figurava anche l’ex presidente Tercas Lino Nisii, la cui posizione era stata successivamente stralciata ed archiviata insieme con quella di altri tre dirigenti.