Dopo il contestato annullamento del progetto di bonifica della discarica di Bussi, il sottosegretario all’Ambiente ha detto che l’Abruzzo non perderà i fondi per il Sito di Interesse Nazionale.
Appena le risorse per il Sin di Bussi sul Tirino saranno di nuovo disponibili verranno impiegate per la discarica. A precisarlo è il sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut:
“Riguardo all’annullamento della gara per il progetto dedicato all’intervento di bonifica, il ministero ha agito in piena coerenza e correttezza a tutela del territorio e dei cittadini abruzzesi. E continuerà a farlo. Edison è stata riconosciuta responsabile della contaminazione di un’area specifica, di circa 5 ettari che è parte di un Sin ben più vasto, di oltre 230 ettari. Per quella parte Edison dovrà ottemperare alla bonifica, come prevede la legge e dando seguito alla sentenza definitiva del Consiglio di Stato; sta già implementando le misure di prevenzione sul sito per iniziare le successive attività di caratterizzazione. Le risorse pubbliche già destinate alla bonifica per 50 milioni e attribuite alla ‘contabilità speciale’, che dovevano servire a finanziare l’intervento a spese dello Stato, torneranno a breve nella disponibilità del ministero dell’Ambiente. Potranno essere utilizzate, d’intesa con la Regione Abruzzo, per altri interventi di bonifica all’interno dello stesso sito”.
A proposito degli esiti della gara pubblica in corso, Morassut ha aggiunto che l’onere dell’intervento non avrebbe più potuto essere accollato allo Stato dopo che è stata accertata la responsabilità di Edison:
“Come dovrebbe essere evidente a ogni buon amministratore pubblico, l’avvio del procedimento per l’annullamento della gara oggetto dell’intervento è stato un atto dovuto per trasparenza e salvaguardia di importanti risorse pubbliche, per via di un progetto, quello posto a base di gara, giudicato inadeguato da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici”.