Guardia di Finanza Abruzzo 246esimo anniversario e attività intensa in tempo di Covid. Attenzione alle infiltrazioni e all’usura.
Il fenomeno dell’usura, considerando che in Abruzzo ci sono molte piccole e medie imprese in difficoltà, è quello più sotto l’occhio delle Fiamme Gialle in questo momento di difficoltà economica. L’occasione del 246esimo anniversario del Corpo è stata utile per tracciare un bilancio dell’attività. Lo ha fatto il generale Gianluigi D’Alfonso, il comandante regionale.
C’è stata un’intensa attività preventiva per evitare infiltrazioni della criminalità organizzata e fenomeni di usura. Diverse denunce anche per la commercializzazione di presidi medici e igienizzanti contraffatti e pericolosi: delle tante attività controllate ne sono state chiuse cinque.
L’Abruzzo non è esente dal rischio di infiltrazioni criminali da Campania e Puglia, che investono nel Chietino e nel Pescarese, mentre nell’area L’Aquila – Teramo il pericolo maggiore è lo spaccio di stupefacenti. Nei quattro mesi di lockdown sono stati sequestrati oltre 4 kg di stupefacenti.
Naturalmente la Guardia di Finanza ha proseguito l’attività di contrasto all’evasione fiscale: scovati in Abruzzo 165 evasori totali, evasa Iva per oltre 18 milioni. L’attenzione delle Fiamme gialle è massima anche per gli appalti post sisma all’Aquila.