Sulla questione dei presunti aiuti di Stato alla Saga, la società che gestisce l’Aeroporto d’Abruzzo, in relazione alla parificazione dei bilanci 2014/2015 della Regione, la Corte Costituzionale ha dato torto alla Corte dei Conti.
Con l’ordinanza 181 la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte dei Conti nell’ambito della parificazione dei bilanci 2014/15. Nello specifico veniva contestata la Legge regionale 19/15 relativa a “Interventi a favore della Saga Spa”, in relazione all’ordinamento comunitario su cosiddetti ‘Aiuti di Stato’.
Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha dichiarato:
“Questa ordinanza mette in sicurezza non solo il Bilancio regionale, altrimenti esposto a un possibile ‘buco’, ma soprattutto la Saga e con sé l’Aeroporto d’Abruzzo, che non rischia più il fallimento in cui sarebbe inevitabilmente incorso in caso di soccombenza, dovendo restituire alla Regione somme che non possiede. Ringrazio l’Avvocatura per il prezioso e competente servizio prestato”.
Attraverso gli avvocati Stefania Valeri e Manuela De Marzo, dell’Avvocatura regionale, la Regione Abruzzo ha eccepito preliminarmente che la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti sarebbe legittimata a sollevare questioni di legittimità in sede di giudizio di parificazione solo per contrasti all’articolo 81 della Costituzione, fattispecie non presente nell’ambito degli interventi a favore della Saga. Infatti la Corte dei Conti “non ha denunciato la diretta lesione dei parametri finanziari e neppure la concreta connessione dei parametri evocati in giudizio con parametri di natura finanziaria” e “manca l’esplicita menzione di parametri finanziari … in ultima analisi non è stata evidenziata la stretta pregiudizialità tra definizione del giudizio a quo e processo costituzionale”.
Da qui la decisione della Corte Costituzionale di dichiarare “la manifesta inammissibilità delle questioni di legittimità costituzionale”.