Nessuna certezza di garanzia di mantenimento dei posti di lavoro del contact center dell’Aquila che si occupa della mega commessa Inps-Inail-Equitalia dell’Aquila, per la quale sono impiegati 560 lavoratori tra le aziende Transcom e Lavorabile, di cui il 90% in subappalto.
E che continua a far preoccupare gli addetti. Solo uno spiraglio, che s’intravede laddove il bando appena pubblicato inserisce un passaggio – come richiesto dai sindacati e dalle istituzioni – ispirato al bando della Rai. Il Bando per il call center Rai è stato, infatti, considerato una buona base a cui il bando Inps avrebbe dovuto “ispirarsi”, cosa che non ha fatto, per garantire la continuità occupazionale degli lavoratori del sito aquilano. Non è chiaro – spiega il presidente del consorzio Lavoriamo per L’Aquila, nato proprio all’interno del contact center aquilano, Venanzio Cretarola – il riferimento ai criteri di professionalità richiesto dai lavoratori. La legge, sottolinea Cretarola, dice che in questi casi il rapporto di lavoro di tutti i singoli addetti deve continuare con il nuovo appaltatore. Un passaggio che non sarebbe affatto chiaro nel bando Inps. Il presidente del consorzio Lavoriamo per L’Aquila esorta a mantenere alta l’attenzione soprattutto durante l’espletamento delle procedure di gara e dopo l’aggiudicazione al nuovo vincitore: “Così come è scritto – dice – non ci sono garanzie che la legge verrà rispettata garantendo la continuità degli attuali contratti di lavoro e quindi della sede aquilana. Cretarola lancia anche un allarme: centinaia di addetti di Almaviva sarebbero in formazione proprio sul bando Inps.