Per riparare i danni economici e ricostituire i boschi bruciati, in Abruzzo come altrove, servono fino a 15 anni: lo ha affermato la Coldiretti nell’ennesima giornata nera sul fronte degli incendi.
Oltre alla ricostituzione del prezioso patrimonio boschivo e dell’ambiente in generale, bisognerà risanare i danni causati all’economia, al lavoro e al turismo. Secondo la Coldiretti lo scenario che segue gli incendi divampati in Italia, dall’Abruzzo alla Sicilia, è devastante.
“Con il caldo anomalo e la mancanza di pioggia è scattato l’allarme incendi con centinaia di ettari andati a fuoco. Nelle aree bruciate – sottolinea la Coldiretti – saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali, come anche la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati. Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare è proprio l’azione dei piromani: il 60% degli incendi si stima sia causato volontariamente. Un costo drammatico che l’Italia è costretta ad affrontare perché – è mancata l’opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto di educazione ambientale sul valore inestimabile di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio”.