Confindustria Chieti Pescara e Randstad Italia SpA hanno presentato oggi la VI edizione del percorso di formazione per le competenze trasversali e per l’orientamento “Fare Rete = Fare Goal – Scuole e Imprese in digitale”.
All’incontro, interamente on line, erano presenti numerosi dirigenti scolastici e docenti referenti per l’orientamento in rappresentanza di 28 Istituti Superiori delle due provincie.
Silvano Pagliuca, presidente di Confindustria Chieti Pescara, ha aperto i lavori ricordando il valore dell’Education e della diffusione della cultura d’impresa. Le imprese sempre più interpretano il ruolo sociale di orientare e accrescere la consapevolezza delle nuove generazioni e la conoscenza degli attori del mondo economico.
“In questo momento più che mai il dialogo tra imprese e scuola diventa strategico.” Così il Presidente Pagliuca: “Iniziative come Fare Rete Fare Goal sono fondamentali perché permettono di mettere in connessione docenti, studenti e famiglie in un mondo digitale e veloce. Punto cardine resta attuare un buon orientamento scolastico, far conoscere ai giovani le vocazioni dei territori per ragionare in termini di occupabilità. Infine, puntare sul miglioramento della preparazione poiché la digitalizzazione, l’Industria 4.0 ed il cambiamento tecnologico stanno riscrivendo il presente industriale del nostro Paese. Abbiamo la necessità affiancare alla nostra grande cultura umanistica anche una sensibilità tecnico scientifica, diversamente il nostro Paese giocherà un ruolo molto marginale nella corsa all’innovazione. Oggi in Italia abbiamo solo il 25% dei laureati in materie STEM (science, technology, engineering, mathematics) mentre l’Europa viaggia oltre il 37% a fronte di Cina, India e Stati Uniti che restano i primi Paesi al mondo per numeri in percentuale e assoluti sulle lauree tecniche.”
Claudia Pelagatti, responsabile Education di Confindustria Chieti Pescara, ha messo a confronto le cinque edizioni di Fare rete Fare Goal realizzate dal 2015 presso gli Istituti Secondari Superiori. I numeri nonostante la pandemia continuano ad aumentare. Fino ad oggi sono state erogate 2470 ore di formazione a 2470 studenti coinvolti in 173 percorsi di formazione. L’edizione 2020 assume un format digitale – realizzato completamente da remoto – con nuovi contenuti che intendono allenare le competenze digitali. Elementi di distinzione dei percorsi di orientamento continuano ad essere le testimonianze delle imprese inserite in ogni goal e i laboratori dei sogni rivolti non solo agli studenti ma anche ai loro genitori, che rivestono un ruolo determinante nel loro orientamento.
“In questo scenario in continuo mutamento, – dice Luciana La Verghetta, sales manager Randstad HR Solutions – sono proprio le competenze digitali che necessitano di essere consolidate, attraverso esperienze di formazione indispensabili per agire, in modo critico, attivo e sempre più consapevole, la propria “cittadinanza digitale”. Per questo motivo ogni percorso di Fare Rete Fare Goal, sviluppato in collaborazione con Randstad, si trasforma in digitale. Si svolge con il supporto di una piattaforma on line e permette di confrontarsi con un nuovo mindset digitale per allenare quelle competenze utili a diventare cittadini e lavoratori in un nuovo contesto. Siamo orgogliosi nell’epoca delle iperconessioni, delle chat, dello share, dei social network, essere al fianco di Confindustria e delle scuole con il nostro tocco umano”.
Emanuele Giancroce, HR Consultant Randstad HR Solutions, ha riconfermato la possibilità di affiancare ai percorsi di orientamento anche percorsi dedicati ai temi dell’informatica, della sicurezza e della conoscenza delle lingue, utilizzando i finanziamenti del fondo Formatemp.
Le conclusioni sono state affidate a Luigi Di Giosaffatte, direttore generale di Confindustria Chieti Pescara, il quale ha evidenziato l’importanza delle metacompetenze nella formazione degli studenti. Il complesso di queste competenze deve essere appreso, presidiato e rinnovato nel tempo attraverso processi di apprendimento e formazione continua. La capacità di risolvere i problemi, il lavoro di squadra, l’ascolto, il “Saper Essere”: queste le competenze richieste dalle aziende. “I nostri studenti”, ha concluso, “saranno chiamati a confrontarsi con competitor internazionali e ad affrontare lavori e ruoli professionali che oggi non esistono. La conoscenza diretta dello scenario economico-lavorativo e delle professioni del futuro sviluppata attraverso la sinergia tra scuole e imprese diventa un fattore determinante per la formazione dei giovani”.