Un assestamento di bilancio da 6 milioni e mezzo di euro, una coperta sempre troppo corta per coprire le esigenze di una città in ricostruzione, che da quasi dieci anni non può contare sulle entrate delle utenze delle abitazioni in molta parte ancora disabitate.
Il Consiglio comunale ha approvato ieri la proposta deliberativa contenente l’assestamento generale e la salvaguardia degli equilibri di bilancio – non grandi cifre in realtà – per garantire la sopravvivenza e la continuità alle attività delle Politiche culturali (settore al quale andranno 170mila euro di cui 30mila destinati alla Perdonanza celestiniana), del Sociale (che riceverà invece 320mila euro, di cui una parte sostanziosa per l’assistenza alle famiglie bisognose e gli asili nidi) e dei progetti speciali (destinatari di 105mila euro).
“Interventi strutturali – ha spiegato l’assessore al Bilancio Annalisa Di Stefano – che avranno importanti ricadute sui cittadini”.
Ma pesa ancora e in modo incontenibile il mancato introito delle utenze del progetto Case, una gestione sempre più caotica e – secondo le opposizioni – fuori controllo.