Quella dell’Aquila è forse la competizione elettorale più “calda” e significativa della regione, non solo perché riguarda il capoluogo regionale, ma anche e soprattutto pechè pone fine alla lunga consiliatura di Massimo Cialente, eletto nel 2007 e poi di nuovo nel 2012 nel mezzo della fase storica più difficile per L’Aquila: quella segnata dal terremoto e da una difficilissima rinascita post-sisma.
L’era Cialente si chiude e un’altra si appresta ad aprirsi. A correre per entrare in Comune sono 750 persone, moltissimi quelli che provengono dai movimenti nati all’indomani del sisma, gruppi civici che hanno animato le piazze ciottadine alla conquista dei diritti e dei servizi necessari epr gli safollati di una città ormai distrutta. Sette, come ormai noto, sono 7 i candidati sindaci che si stanno sfidando sul tema dei temi: la ricostruzione.
Il Partito democratico ha una sfida importante: mantenere la sua posizione, e cerca di farlo con Americo Di Benedetto, 49 anni, per due mandati in passato è stato sindaco del piccolo Comune di Acciano, ex presidente dell’Ordine dei commercialisti e da 11 anni presidente della Gran Sasso Acqua, la società idrica aquilana. Di Benedetto, che alle primarie ha avuto la meglio sul consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, è il candidato della coalizione civico progressista “Vivendo L’Aquila”; a sostenerlo Partito Democratico, Articolo 1-Movimento democratici e progressisti, Territorio collettivo, Abruzzo civico, Democratici e socialisti, Cambiare insieme , L’Aquila sicurezza lavoro e Socialisti e popolari.
Il centrodestra schiera Pierluigi Biondi, 42 anni, dipendente pubblico, ex sindaco di Villa Sant’Angelo – altro piccolo paese all’imbocco della Valle Subequana colpito duramente dal terremoto del 2009 – anche lui per due mandati. Biondi ha riunito attorno a sé la coalizione di centrodestra dopo quindici anni di disgregazione e avrà, dunque, il sostegno di Forza Italia, Noi con Salvini, Fratelli d’Italia e Unione di centro-Alternativa popolare.
Molto ampia la partecipazione dalla società civica. Come quella di “Appello per L’Aquila” e “L’Aquila che vogliamo”, che nel 2012 corsero divisi conquistando l’11% delle preferenze. In Consiglio comunale vennero eletti i candidati sindaco Ettore Di Cesare e Vincenzo Vittorini. Nel tempo tra i due si è creato un vero e proprio sodalizio fino a costituire un gruppo unico. Dal quale è emersa come proposta di candidatura a sindaco per il movimento “L’Aquila chiama”, quella di Carla Cimoroni, dipendente dell’Arta, 43 anni, consigliera di circoscrizione dell’Aquila Centro, che si presenterà con più liste civiche a sostegno, una delle quali ispirata da Rifondazione Comunista, che ha rotto nel frattempo con il centrosinistra.
E’ civica anche la candidatura di Giancarlo Silveri, 73 anni, originario di San Demetrio, ex manager della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, candidato con il movimento civico “Riscatto popolare”. L’ex manager Asl gode dell’appoggio del movimento “Idea” di Gaetano Quagliariello.
Candidato, dopo mesi di sapiente tessitura di rapporit proprio con il mondo civico, anche l’ex magistrato ed ex vicesindaco della giunta Cialente anche Nicola Trifuoggi, 75 anni, che è stato procuratore capo dell’Aquila e di Pescara. Trifuoggi è a capo della coalizione ‘L’Aquila polis’, sostenuta, tra gli altri, da “Possibile” e “Alternativa libera”, il movimento degli ex Cinque stelle.
Prima donna candidato sindaco nella corsa alla fascia tricolore dell’Aquila è stata, però, la giovane Claudia Pagliariccio, 36 anni, che al voto di domenica rappresenterà il movimento di estrema destra Casapound, che partecipa in solitaria lotano da idee di coalizione. La Pagliariccio è già stata candidata consigliere nel capoluogo nel 2012, con la coalizione civico-politica di Giorgio De Matteis, “L’Aquila città aperta”, e raccolse 60 voti nella lista Prospettiva 2022, legata all’allora esponente della Destra di Storace, Luigi D’Eramo, oggi candidato consigliere per il centrodestra. Un anno fa Pagliariccio è stata anche candidata anche a Sulmona, con la lista Sovranità, rimediando in quel caso una sola preferenza.
Il quarantottenne Fabrizio Righetti è il candidato sindaco scelto dal popolo del Movimento 5 stelle. Ingegnere civile anche lui è dipendente dell’Arta, viene dal mondo del volontariato in Protezione Civile, dove è stato volontario ed istruttore. Impegnato nel movimento di Beppe Grillo da 5 anni.
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