Dilaga lo sfruttamento dei lavoratori anche nel settore della logistica e delle spedizioni. Un fenomeno di rilievo nazionale, esploso negli ultimi anni con l’aumentare degli acquisti online.
La giungla degli spedizionieri stretti nelle maglie del lavoro grigio, contratti occasionali, nessun rispetto dei contratti nazionali della logistica e delle spedizioni, ricatti, buste paga che non corrispondono quasi mai alla realtà. A fare nomi e cognomi di aziende anche molto note nel settore, come Bartolini, Sda e Gls, sono le organizzazioni sindacali, in particolare a denunciare la selva dell’illegalità nella logistica questa mattina è stata la Filt-Cgil. Che chiede un impegno forte non soltanto alla politica e alle istituzioni, ma anche alle organizzazioni imprenditoriali, affinchè – dice Umberto Trasatti della segreteria provinciale della Cgil. – si dotino anche loro di un codice di comportamento etico, nel rispetto dei diritti dei lavoratori.
La Filt-Cgil dell’Aquila ha dato mandato ai suoi legali di presentare un esposto alla Procura della Repubblica con tutti dati e i riferimenti in suo possesso: “Basta con il silenzio – dice Trasatti – dobbiamo mettere fine a questa illegalità diffusa camuffata in legalità”