Stamani, nella villetta del delitto di via Acquatorbida di Pescara dove è stata uccisa la giovane Jennifer Sterlecchini, i Carabinieri del Ris di Roma a caccia di prove.
I Ris a caccia di prove, questa mattina, al primo piano della villetta dove si è consumato l’omicidio di Jennifer Sterlecchini, la ragazza di 26 anni uccisa a coltellate venerdì scorso. Accusato dell’assassinio di Jennifer, laureata in Lingue e letterature straniere e commessa in un negozio di scarpe del centro, è Davide Troilo, 32 anni, il fidanzato che lei voleva lasciare dopo tre anni passati insieme. Il giovane, dopo tre giorni di ricovero in ospedale a causa di ferite superficiali, da lunedì scorso si trova nel carcere di San Donato. Una lite finita in tragedia, questa la versione del 32 enne, ascensorista di Pescara, con una ditta in proprio, resa nel primo interrogatorio con la pm Silvia Santoro e poi confermata anche nel faccia a faccia con la giudice Antonella Di Carlo.
I Carabinieri del Ris dovranno ricostruire i momenti del delitto, avvenuto 5 giorni fa, intorno a mezzogiorno, nella villetta di via Acquatorbida in zona Fontanelle, al confine con San Giovanni Teatino. I primi rilievi sono stati eseguiti il giorno stesso dell’omicidio dai carabinieri del Nucleo investigativo di Pescara, guidati dal maggiore Massimiliano Di Pietro. Jennifer si era recata nella villetta dove aveva convissuto con Davide Trolio che aveva deciso di lasciare, dopo una storia tormentata, per recuperare le sue cose, accompagnata dalla madre. Secondo gli investigatori Davide ha trascinato Jennifer dentro casa, ha chiuso la porta sotto gli occhi della madre di lei e poi l’ha uccisa con più coltellate, mentre la mamma, impotente, ascoltava le urla disperate di aiuto della figlia. Un vicino, richiamato dalle grida della donna, aveva provato a sfondare la porta, purtroppo, però, era già tardi. Ai magistrati il fidanzato ha rivelato che Jennifer l’avrebbe spinto e poi fatto cadere fino addirittura a colpirlo, ma Jennifer non può, purtroppo, raccontare la sua verità. I Ris dovranno confermare anche un altro elemento che contrasta con la tesi di Davide: sul corpo di Jennifer, oltre alle coltellate alla gola e all’addome, sono stati trovati segni di percosse. Prima delle coltellate, la ragazza potrebbe essere stata picchiata. Due famiglie distrutte, quella di Jennifer che aveva, tragedia nella tragedia, perso il padre suicida l’anno scorso, che si è affidata all’avvocato Andrea Battistella, ma anche quella di Davide, anch’egli da poco aveva perso il papà.
Sempre in giornata, all’obitorio, il medico legale Ildo Polidoro eseguirà l’autopsia dalla quale potrebbero emergere elementi utili a ricostruire la dinamica di quanto accaduto nell’abitazione vicina all’aeroporto. L’ipotesi degli inquirenti è quella di una lite finita in tragedia.
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