Alla fine, la delegazione del comitato “Difesa dei risparmiatori Banca Etruria” di Pizzoli, che raccoglie anche i risparmiatori di Amatrice, Antrodoco, Roma e Pescara, sarà ricevuta la settimana prossima, in un giorno ancora da stabilire.
Un incontro fondamentale per i clienti retail delle filiali locali di Banca Etruria, al quale parteciperanno gli stessi interlocutori che oggi hanno incontrato – nella sede centrale della Banca d’Italia, a Roma – i risparmiatori , del comitato “Vittime del salva-banche” di Arezzo. Ossia: l’amministratore delegato della nuova Banca Etruria, Roberto Bertola, il presidente delle quattro nuove banche Roberto Nicastro e la consigliera indipendente Maria Pierdicchi.
Un incontro che i risparmiatori di Pizzoli avrebbero preferito avere oggi. Tempi troppo stretti per organizzarsi, oppure, semplicemente, si è voluto evitare che la partecipazione di una delegazione dall’Aquila complicasse il tavolo con l’altro comitato. Intanto, nella lettera inviata dai risparmiatori di Pizzoli alle istituzioni e ai vertici della good bank, vengono chiarite le motivazioni della loro battaglia, come spiega il referente del comitato, Domenico Ioannucci.
Nella lettera anche un serie di proposte ben precise elaborate con l’aiuto dell’avvocato Vanna Pizzi, dai risparmiatori di Pizzoli. Che si discostano, tra l’altro, dall’episodio del pacco bomba fatto ritrovare in una busta davanti alla filiale della banca Etruria di Perugia.
Ieri in tarda serata una funzionaria della cosiddetta “good bank” ha confermato all’avvocato Vanna Pizzi, l’esperto di diritto finanziario che affianca i risparmiatori abruzzesi, che l’incontro, richiesto dal comitato locale con una lettera, si terrà in separata sede rispetto a quelli di Arezzo.
La Pizzi ha preteso che nell’incontro che riguarderà i risparmiatori di Pizzoli abbia gli stessi interlocutori di quelli di Arezzo incontrati oggi. Intanto, nella lettera inviata dai componenti del comitato alle istituzioni e ai vertici della good bank, vengono spiegate le motivazioni della loro battaglia e dell’urgente incontro, come spiega il referente del comitato “Difesa risparmiatori Banca Etruria” di Pizzoli, Domenico Ioannucci. Tra essi:
“Il fondo di solidarietà per i risparmiatori deve garantire il rimborso totale a tutti. Naturalmente l’impegno a effettuare i versamenti volontari dovrà essere formalizzato da un atto posto in essere dalle stesse banche. Le banche coinvolte, poi, potranno anche scegliere di emettere proprie obbligazioni con scadenza decennale, da far sottoscrivere gratuitamente ai risparmiatori danneggiati tramite una operazione di Ops (offerta di pubblico scambio) in favore della clientela retail. Il Fondo di solidarietà dovrebbe garantire il rimborso totale alle fasce più deboli e poi a tutti gli altri. Da parte della ‘nuova’ banca che acquisirà la bad bank, potrebbe essere posta in essere una Ops tramite l’emissione di proprie obbligazioni subordinate con scadenza decennale, in sostituzione gratuita di quelle all’epoca sottoscritte e dovranno avere un valore pari a quello originariamente investito”.
Il servizio del Tg8: